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Arte, giovani e inclusione sociale: i giovani migranti del progetto SAI MSNA partecipano alla realizzazione dell’opera “La notte della fuga”
Si chiama “La Notte della Fuga” il Murales realizzato dall’ art advisor Nino Florenzano e inaugurato il 25 maggio a Policastro Bussentino.
Un’opera fortemente voluta dal Sindaco del Comune di Santa Marina Giovanni Fortunato e dalla Consigliera con Delega al Turismo Caterina Fortunato che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione non solo degli studenti dell’ISS Carlo Pisacane di Sapri, dell’Istituto Comprensivo “A. Manzoni” ma anche di 4 ragazzi della Comunità “Lo Scrigno del Platano/Progetto SAI MSNA (Sistema di Accoglienza e Inclusione – Minori Stranieri non Accompagnati) gestito dalle Cooperative sociali Tertium Millennium e Il Sentiero.
I giovani migranti, Masum, Hossain, Hamza, Eliaprovenienti dal continente africano e asiatico, sotto la guida di Nino Florenzano, hanno dato il loro contributo alla realizzazione del murales “adottando” un mattoncino e disegnando l’immagine di una barca ad evocare il viaggio migratorio attraverso il Mar Mediterraneo.
«Siamo molto felici di aver partecipato a questa iniziativa- dice Antonella Lombardi coordinatrice dei progetti SAI di Santa Marina- è stato importante per i ragazzi esprimere il proprio vissuto attraverso l’arte ed essere dunque parte di un’azione collettiva attuata sul territorio in cui vengono ospitati. La sinergia con enti locali, scuola, è tra gli obiettivi che il progetto SAI porta avanti per favorire l’integrazione delle persone migranti»
Il murales evoca anche l’attenzione all’attuale conflitto bellico in Ucraina e al tema dei rifugiati. Vicinanza e solidarietà alla sofferenza sono rappresentate attraverso i colori della bandiera italiana e ucraina.
L’opera proposta dall’artista utilizzata nel 2007 per illustrare la copertina del libro “La notte della Fuga” curato dal Centro Astalli ( Avagliano Editore) abbraccia attraverso l’arte i temi della libertà soffocata, delle voci silenziose dei dissidenti, ma rimanda anche al periodo più difficile dell’emergenza sanitaria Covid-19 durante il quale la bocca è stata giocoforza coperta dalla mascherina nascondendo labiale e sorrisi.
All’installazione dell’opera collettiva hanno preso parte anche le famiglie ospiti del Progetto SAI di Santa Marina – Casa Emmaus e del Progetto SAI di Vibonati.