Diario

ROSA DE MAIO: “OGNI GIORNO, UN LAVORO DI SQUADRA PER OGNI MIGRANTE”

Migrazioni e territorio: voce ai protagonisti
Parla la coordinatrice dei Progetti SPRAR di Eboli e Polla

 

Il primo approccio con il mondo dell’immigrazione Rosa De Maio, lo ha ad agosto del 2011, in piena Emergenza NordAfrica, quando a Polla, dove lei vive, arriva un gruppo di donne migranti provenienti dalla Nigeria. Rosa si trova subito ad affrontare la vulnerabilità e la fragilità di persone provenienti da esperienze fatte di traumi e violenze. Da allora, il suo percorso tra i migranti, non si è mai fermato. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, in seno alla Cooperativa sociale Tertium Millennium, ha dato negli anni il suo contributo professionale nell’ambito della gestione dei centri di accoglienza straordinari di Eboli e di Sicignano degli Alburni. Oggi è la coordinatrice dei Progetti Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Eboli e di Polla.

Se dovessimo spiegare all’opinione pubblica, in parole semplici, quale è lo scopo di un progetto Sprar, diremmo che…

È un sistema di protezione pubblico che ha come obiettivo l’integrazione e l’autonomia dei migranti.

 

Si sente spesso parlare di “integrazione”. Ci sono storie a lieto fine, ci sono persone che sono riuscite a realizzare il loro progetto migratorio?

In questi anni, abbiamo avuto 5 beneficiari che durante il percorso Sprar hanno fatto dei tirocini di 6 mesi presso delle aziende locali.  Alla fine del percorso formativo gli è stato offerto un contratto lavorativo. Attualmente vivono a Polla in piena autonomia abitativa ed economica.

 

Quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano oggi nel portare avanti progetto nell’ambito dell’immigrazione?

A volte lo scetticismo delle persone rispetto alla presenza di migranti sul territorio e rispetto alle azioni finalizzate alla loro integrazione. Registriamo però anche una certa difficoltà di integrazione da parte dei beneficiari. Non è semplice l’adattamento a un contesto sociale, culturale, totalmente diverso rispetto a quello di provenienza.

 

Polla ed Eboli. Quali sono attualmente i numeri dell’accoglienza e quali sono le attività svolte a favore dei migranti?

A Polla il progetto prevede 35 posti mentre ad Eboli  considerando anche i posti aggiuntivi 50. L’equipe che ogni giorno lavora nell’ambito di un progetto Sprar pianifica e prevede per i beneficiari corsi di orientamento legale, di educazione civica, di orientamento al lavoro, di alfabetizzazione. Alcuni migranti, frequentano il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (CPIA) di Eboli. Durante tutto l’anno, in armonia con il territorio, promuoviamo diverse attività multiculturali con il mondo della scuola e dell’associazionismo. Molta importanza hanno per i beneficiari tirocini formativi perché come già è accaduto possono trasformarsi in contratti di lavoro.  

 

Cinque sostantivi per definire il suo lavoro

Impegno,  passione, responsabilità, determinazione, empatia.

 

 

Stè.Mar